Dopo
una spasmodica attesa da parte dei fan, arriva sugli scaffali il re, a oggi, incontrastato
degli FPS che ci riporta sui campi di battaglia della terza guerra mondiale al
fianco dell’ormai veterano Price; il single player non vi basta? C’è da
attingere a piene mani dal multiplayer!
War
Never Change
Infinite
Ward (che per la sua ultima fatica si è fatta affiancare da Sledgehammer Games
e Raven Software) riprende il filo della
storia da dove l’aveva lasciato: un agonizzante Soap che ha fermato il
traditore Shepherd con Makarov che ha scatenato il conflitto tra la Russia e
gli Stati Uniti. Da qui si dipanano missioni in tutto il mondo viste dagli occhi
di diversi agenti appartenenti a diversi enti, come al solito; questa volta
però si nota sin da subito come il conflitto mondiale imperversi in ogni
singolo punto del pianeta nella sua forma più distruttiva. Questa scelta fa sì
che ogni missione sia un turbinio di accadimenti che sconvolgono il giocatore
in qualunque istante: aerei bombardieri che volano bassissimi, elicotteri che
si schiantano a non finire, carri armati che si fanno largo tra migliaia di
nemici e molto altro ancora; in definitiva è sbagliato affermare che la
narrazione abbia molti colpi di scena perché è sostanzialmente costituita
interamente da essi. Nella frenesia dei comandi imposti e delle sparatorie può
succedere di tutto. All’avvio ci verrà chiesto se evitare scene eccessivamente
crude, un avviso dovuto data la presenza di animali da uccidere (in multiplayer
anche imbottiti di esplosivo), civili coinvolti negli scontri e sgozzamenti
selvaggi per non parlare della scena conclusiva che è al quanto registicamente
discutibile.
Aereo,
bomba, carro armato, elicottero, mortaio
Il gameplay
non ha visto sostanziali modifiche ma gli sviluppatori hanno puntato a far creare
la varietà intorno ad esso: ora non ci sono più le missioni esclusivamente
sthealt o solo sui mezzi ; ogni missione in incognito sfocerà in un’immancabile
sparatoria e una grande fuga, mentre le sezioni sui mezzi di terra e di aria
sono caratterizzate dal passaggio continuo dal mezzo al combattimento in prima
persona sul campo. Passando al comparto multigiocatore, questa varietà letteralmente
esplode: partendo dalle Spec Ops, da giocare con un amico, che si dividono in
sedici missioni che riprendono o ribaltano avvenimenti della campagna e sedici
mappe per il Survival, dove affrontare ondate di difficoltà crescente di milizie
potendo comprare via via nuove armi, granate e kill strike, se invece si
vogliono sfidare altri giocatori si hanno a disposizione le solite modalità con l'aggiunta di, per esempio, “Uccisione Confermata” nella quale dovrete raccogliere
le piastrine dei caduti per far salire il counter per le serie di uccisioni più
molte altre novità introdotte. Livello di esperienza delle armi, classi e tante
personalizzazioni sono solo poche delle tante novità che troverete in questa
modalità dalla quale difficilmente riuscirete a staccarvi.
Fluidità
prima di tutto
Ciò
che più si nota del comparto tecnico di Modern Warfare 3 è senza dubbio la sua
incrollabile fluidità. Tale vanto però si porta dietro molte pecche che vanno
da texture non sempre di altissima definizione, particellari poco credibili
(benché costantemente presenti) ad animazioni un po’ vecchie che ancora tendono
a perdere frame. Ciò nonostante l’impatto visivo è molto buono anche grazie ai
modelli dei protagonisti estremamente rifiniti e un caos generale che non da il
tempo di soffermarsi sui dettagli. Anche l’intelligenza artificiale non è un
granché, i nemici si limiteranno a prendere posizione dietro una copertura ed
alzare/abbassare la testa oppure correre senza senso verso una non chiara meta.
La parte da leone questa volta la fa l’audio, completamente rivisto in ogni
aspetto: per le 5 ore di durata della campagna sembrerà di essere in un
concerto data la massiccia e perfetta presenza delle musiche; anche le armi e
gli effetti sonori hanno ricevuto un non indifferente boost che ora le rende
molto più credibili e coerenti con l’ambiente circostante. Un particolare
plauso va alla versione PC che può girare a livelli alti anche su
macchine di fascia ormai media.
Commento Finale
Call
of Duty: Modern Warfare 3 si conferma come l’acquisto obbligato per tutti gli amanti
dei giochi di guerra ed in particolare per chi apprezza gli shooter in prima
persona molto frenetici; forte di una campagna si corta ma molto entusiasmante,
di un multiplayer ricco e complesso, ottimo audio e 60 frame al secondo
costanti in ogni frangente saprà farsi ricordare negli anni. Se state cercando
un’esperienza molto divertente che non vuole essere paragonata alla realtà,
avete trovato il prodotto giusto.
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