La serie di Tekken latitava da parecchio su una portatile
Nintendo. Bisogna risalire a Tekken Advance uscito nell’ormai lontano 2002. Le
opportunità offerte dal Nintendo 3DS hanno fatto balzare sulla sedia Katsuhiro
Harada, il quale ha pensato bene di offrire due prodotti in uno per creare
qualcosa d’insolito. Nella cartuccia non sarà presente esclusivamente il gioco
in questione ma sarà anche possibile guardare interamente, con tanto di effetto
stereoscopico, il film in computer grafica Tekken: Blood Vengeance. In questa
sede ci limiteremo a prendere in considerazione la componente videoludica , ma
per un opinione sul film vi rimandiamo alle pagine di PassioneAnimeManga.
L'importante è darle di santa ragione
Tekken è ormai un brand talmente famoso e stimato che non ha
bisogno di presentazioni, ma, a quanto pare, neanche di una storia. Colpisce
subito, dai primi movimenti nel menù, come Namco non abbia preso in minima
considerazione una componente narrativa. Probabilmente demandata al film
annesso nella cartuccia. Le possibilità si riducono quindi a poche modalità
quali, Sopravvivenza Speciale, nella quale affronteremo 5, 10, 20, 40 o 100
nemici consecutivi con la stessa barra di energia, Sfida, nella quale
scontrarci con amici in locale o contro il mondo online, Battaglia Libera, in
cui potremo fare scontri ad oltranza, ed infine l’allenamento che ricalca le
classiche caratteristiche già viste in altri titoli della serie. Andando con
ordine partiamo da Sopravvivenza Speciale. È la modalità paradossalmente più
corposa, propone scontri continui contro tutto il roster e per variare un po’
sul tema degli scontri ogni tanto propone avversari di partenza i Rage Mode o
che possono essere feriti solamente con colpi in volo. Attraverso questi
scontri speciali potremo accumulare le carte per lo StreetPass, le quali si
riveleranno unico perno per aumentare una longevità che altrimenti farebbe
gridare allo scandalo. Il fatto che il prodotto si rivolga dunque a veterani
della saga è dunque subito chiaro, ma a questo punto non si comprende la scelta
di implementare un’intelligenza artificiale di un basilare disarmante, tanto
scarsa anche a livelli altissimi di difficoltà, lasciando alla modifica di
delle statistiche durante gli scontri a mettere un po’ di pepe. Se prendiamo in
considerazione anche la possibilità di eseguire combo estremamente complesse
con la semplice pressione del touchscreen, il livello di sfida crolla
inesorabilmente. L’assenza di story-line generale, ma soprattutto per ogni
personaggio, fa sì che passi la voglia di provare altri personaggi rispetto a
quelli a cui siamo abituati. Il passaggio alle modalità online è quasi
immediato. Qui il titolo riprende un po’ della sua dignità pur rinunciando
all’effetto tridimensionale.
Tekken 6 Portable, più o meno
Per il resto il gameplay è esattamente quello già
sperimentato e apprezzato in Tekken 6. La fisionomia del 3DS e i suoi tasti
però, risultano al quanto scomodi e imprecisi. Ovviamente è impensabile che un
accanito fan possa andare in giro con una console portatile e un arcade stick, quindi
il setting proposto si rivela il migliore possibile. Bisogna purtroppo scendere
a patti con la console.
3D o non 3D, meglio 60 FPS
Per degli aspetti tanto negativi ce ne sono altri positivi.
Stiamo parlando del profilo tecnico. La resa grafica generale del titolo è
ottima, negli standard più alti mai visti su 3DS. Pur non arrivando ai livelli
di Resident Evil Revelations, Tekken 3D sa stupire per i suoi 60 FPS costanti
in ogni occasione, con o senza 3D. Gli asset derivando direttamente da Tekken 6
e non sembrano aver subito grossi rimaneggiamenti. I modelli dei ben 40
personaggi giocabili sono ben ricreati e perdono solo qualche dettaglio a
confronto con il fratello maggiore. Restano impressionanti le animazioni che
sanno animare ogni concorrente con tante mosse differenti tra loro, sempre
fludissime. La pecca maggiore è forse ritrovabile nei fondali, molto statici e
privi di dettagli. Non è una perdita significativa e di sicuro non va a minare
un comparto tecnico di assoluta eccellenza. L’effetto stereoscopico è più che
marginale, a maggior ragione essendo un picchiaduro in due dimensioni con
fondali scialbi. Lo sviluppatore, con il quale ci sentiamo di concordare, ha
dunque preferito i frame per secondo dando alla produzione quel quid in più che
la fa ben figurare nel assiepato bacino dei picchiaduro. L’audio fa il suo
mesto dovere con la solita buonissima colonna sonora e con effetti sonori di
tutto rispetto. La qualità audio della nuova console Nintendo non smette mai di
stupire.
Commento Finale
In definitiva Tekken 3D Prime Edition è una versione
imperfetta e monca del picchiaduro firmato Namco. La mancanza di una storia per
singolo giocatore completa, ma anche l’assenza totale delle piccole scenette
alla fine dell’arcade di ogni personaggio, pesano tantissimo. Il titolo sa
risollevarsi solamente grazie al comparto tecnico che sa stupire e riporta il
feeling di Tekken 6 su una console portatile. Forse la grande idea di offrire
due prodotti in uno ha fatto perdere il punto allo sviluppatore. Nono ci resta che
aspettare fine anno per Tekken per WiiU e perché no, per un prossimo
attesissimo Tekken per 3DS.
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