mercoledì 11 maggio 2011

Superbrothers: Sword & Sworcery EP

Il mondo indie fa da sempre il suo mesto lavoro di avanguardia videoludica ma su iPhone e su dispositivi contigui ci si era ormai quasi arresi ad un futuro fatto di piccoli giochi passa tempo senza grande essenza. Con la produzione Superbrothers cambia tutto! Sword & Sworcery è l’esempio che dimostra che anche su dispositivi portatili si possano fare giochi di tendenza estremamente hardcore sfruttando a pieno le potenzialità della macchina.


Pixel Art, non retrogaming.
Superbrothers: Sword & Sworcery EP non è un semplice passatempo, forse non è propriamente un videogioco ma si può dire che sia un’esperienza audiovisiva senza precedenti. Benché sia difficile classificarlo in un genere preciso potremmo definirlo a metà tra un punta e clicca ed un action difatti ci verrà data la possibilità di spostarci negli ambienti toccando il punto desiderato oppure risolvere enigmi attraverso il medesimo sistema ma in altri frangenti bisognerà combattere utilizzando due “tasti” che rappresentano lo scudo e la spada. Si verrà trascinati qua e là senza mai capire pienamente il senso delle nostre azioni tanto che i suggerimenti su ciò da compiere sono posti sotto forma di domanda. Attorno a quest’accenno di gameplay viene costruito un mondo fantastico studiato per trasmettere emozioni in sinergia con la musica. I disegni degli ambienti e dei personaggi sono creati tramite pixel che richiamano glorie del passato; un look forte e deciso. Questi luoghi sono abitati da pochi personaggi, apparentemente apatici, compassati e misteriosi i quali fanno da contraltare ad una narrazione che, tramite immagini e suoni, crea emozioni fortissime nel giocatore. Da un inizio quasi in sordina si ha un climax travolgente verso il finale: Scythian, l’eroina che comanderemo, con l’andare della storia perderà vita massima a, differenza di giochi simili, portandola a patire dolore nel solo camminare; questo affanno e difficoltà nell’incedere sono il risultato di una storia che abbiamo voluto intrapreso, per essere eroi anche solo per pochi istanti anche per poche persone ma è un viaggio suicida che può simboleggiare molto e che pone tanti quesiti al giocatore. Le musiche di Jim Guthrie sono la spina dorsale dell’intera produzione, rappresentano uno dei punti più alti di sfruttamento della musica in un videogioco: giocare senza cuffie non è contemplato.

Commento Finale
Dopo un’esperienza simile il gioco su iPad/iPhone non può più essere bollato come solo passatempo spensierato; la maturità e la profondità di questo titolo testimoniano come questa piattaforma abbia la possibilità di evolversi in qualcosa di più complesso e completo lambendo lo stato dell’arte. In questo caso le parole sono inutili per descrivere le emozioni che le immagini e i suoni creano.

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