Nove persone rinchiuse in una nave dalla quale devono scappare entro nove ore e per farlo dovranno passare per le nove porte numerate. È facile intuire attorno a quale numero si muoverà l’avventura architettata da Chunsoft. Più che un videogioco ci troviamo davanti ad un libro interattivo; tra lunghe sessioni di lettura, composte da dialoghi e descrizioni, ci verrà data la possibilità di effettuare scelte o risolvere degli enigmi.
“Why do I know these things?”
La storia è il fulcro della produzione e per questo è stata studiata nei più minimi particolari: la narrazione ha luogo su una nave probabilmente di inizio 1900, molto simile (o meglio identica) al Titanic; teatro di tutte le vicende, porta con se non pochi misteri. Dopo un brusco risveglio e una corsa per la salvezza, gli sfortunati compagni di questa disavventura si ritroveranno sulle scale principali per dare inizio alla storia vera e propria. I nove personaggi hanno una personalità e un background ben designato e sempre coerente; nell’arco della storia, tramite il protagonista Junpei, avremo modo di interloquire con ciascuno di essi e scoprire tutti i retroscena inerenti all’avventura che vanno dalla chimica alla sociologia, da esperimenti umani a leggende egizie ma il focus generale sarà sulla telepatia. Le scelte che prenderemo ci imporranno vie in cui non potremo venire a conoscenza di tutte le informazioni. Avremo dunque la possibilità di rigiocare il titolo velocizzando le parti parlate che abbiamo già letto e potendo riconoscere le strade intraprese nelle precedenti partite, saremo in grado di esplorare nuove vie. Per poter mettere assieme tutti i pezzi del puzzle che compongono la storia dovremo concludere il gioco sei volte, effettuando ogni volta scelte diverse, scoprendo così tutti i possibili finali e per questo è consigliabile utilizzare una delle tante guide reperibili sul web, per evitare di arrivare due volte allo stesso punto. Se alla fine di tutto siete ancora sormontati dai dubbi vi invito a leggere la parte di domande e risposte sul sito ufficiale ma solo dopo il completamento del vero finale.
Seek a way out!
Oltre che leggere la mole narrativa vi sarà chiesto di mettere in pratica il vostro ingegno: in alcuni frangenti della storia vi ritroverete chiusi in delle stanze e dovrete trovare la chiave d’uscita tramite la combinazione di oggetti rinvenuti oppure risoluzione di enigmi, i quali però non richiedono mai un impegno eccessivo e si rivelano quasi banali confrontati alla complessità dell’opera; non vi terranno in sospeso per molto e basterà analizzare con attenzione l’ambiente e ascoltare i suggerimenti che ci verranno dati. Intorno a tutto questo ci sono i disegni degli ambienti sempre molto belli e ben rifiniti, con molti elementi interattivi anche se spesso poco utili all’incedere; i personaggi si esprimono tramite un modesto numero di animazioni, molto ben fatte, che verranno via via riprese per dar manforte alle descrizioni. Soprattutto con l’avvicinarsi della fine saremo deliziati da disegni fatti appositamente per le scene più importanti. Essendo il titolo completamente in inglese e reperibile soltanto tramite il mercato import è consigliabile provare la demo presente sul sito ufficiale la quale da una buona idea di come si presenti il titolo.
Commento Finale
Nine Hours, Nine Persons, Nine Doors sviluppato da Chunsoft e distribuito in nord America da Aksys è un’avventura piena di pathos e colpi di scena che vi terrà incollati al vostro Nintendo DS come difficilmente è successo in passato. Ad una storia matura e studiata vengono affiancati degli enigmi non altrettanto esaltanti ma perfettamente funzionali ai fini di gioco. Volendo scoprire tutto sui personaggi e le vicende giocherete ogni via di questo stupendo videogioco.
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